Complice il frenetico quotidiano tra abitudini e doveri, spesso ci troviamo a sottovalutare i segnali che il nostro corpo ci dà mentre muoviamo i nostri passi nel mondo. In altre parole: sottovalutiamo l’importanza delle nostre emozioni.
Se penso alla vita come a un viaggio in automobile, le emozioni sono il cambio di marcia in una panoramica strada in salita: se non sapessimo guidare, non fossimo capaci di manovrare la leva del cambio o regolare la velocità, potremmo spegnere o danneggiare la nostra auto. Eppure ci pare naturale e ovvio imparare a guidare e dunque anche conoscere le marce e selezionare di volta in volta un rapporto di trasmissione differente ascoltando quando il motore lo chiede. Non credi quindi che potrebbe valer la pena approfondire un ascolto più consapevole di questa nostra voce interiore?
Ne Il contagio della libertà, Margherita Biavati le descrive così: “Le emozioni sono risposte impulsive che svolgono funzioni sostanziali quali: stimolare gli individui verso la realizzazione degli obiettivi; comprendere a fondo la realtà; esprimere giudizi intuitivi; fare delle scelte; sentire il contatto profondo e l’autenticità con gli altri esseri umani.”
Le emozioni hanno dunque una funzione essenziale, ma non sempre è semplice riconoscerle, dar loro un nome e viverle poiché esse si manifestano in maniera del tutto spontanea e involontaria e ciò può farci sentire travolti e impotenti, dominati. Una strategia può essere la negazione che però ci priva della vitalità, della capacità di emozionarci- appunto- di sentirci vivi. Oppure ce ne sbarazziamo scaricandole come un peso inutile e ci priviamo di competenze in grado di renderci presenti, consapevoli e vitali. Non sviluppiamo, insomma, la capacità di sentire le emozioni nel nostro corpo, di riconoscerle, di comprendere il loro messaggio e imparare a esprimerle per vivere in contatto noi stessi e con gli altri.
Per questo motivo l’allenamento alle emozioni, l’alfabetizzazione emotiva e l’ascolto consapevole del nostro corpo sono fondamentali e uno degli scopi del counseling è proprio quello di acquisire le competenze che ci consentano di emozionarci continuando a ragionare, ad agire nel mondo che ci circonda e a dare significato e valore ai nostri e agli altrui stati emotivi.